Determinismo o libertà?
Di
Gabriele Erba
Credo che la domanda fondamentale
della filosofia e della scienza sia questa: determinismo o
libertà?
Infatti se
l'universo tutto fosse determinato (Uomo compreso) sarebbe interpretabile come un sistema
dinamico non lineare caratterizzato da un regime sì caotico
ma pur sempre deterministico, anche questo testo ad esempio
sarebbe dovuto necessariamente essere scritto in questo modo e con
queste parole; in questo contesto ogni cosa andrebbe a posto
tranne il MOTIVO della nascita dell'universo infatti esso
nascerebbe dal nulla (!!!) in maniera arbitraria (Paradosso della
Creazione).
Ovviamente il determinismo implica
la mancanza di libertà dell'uomo e ne riduce lo stato a una
macchina, per questo penso che bisogna fare uno sforzo mentale e
assumere come postulato la libertà dell'uomo negando dunque
il determinismo e allo stesso tempo evitando di giustificare in
modo metafisico o religioso la nascita dell'universo e la libertà
dell'uomo.
Ovviamente questa scelta arbitraria
è irrazionale ma lo è tanto quanto credere in una
religione o in una filosofia metafisica o nel determinismo (Per il
paradosso della creazione); quindi preso atto di una necessaria
scelta arbitraria ritengo che questa sia la più ragionevole
e ragionata in quanto nasce da una caratteristica che l'esperienza
di tutti i giorni ci mostra come vera: la libertà. La
presenza della libertà postula la realtà di un mondo
diverso, oltre a quello scientifico reale in cui siamo immersi,
anche se nulla è precisato circa la natura o l'estensione
di questo mondo che resta qualcosa di insondabile. Vorrei precisare che la
presenza della libertà non postula in nessun modo la
presenza di un'anima imperitura ma può darsi che essa muoia
con noi; anche il "Creatore" non deve essere
necessariamente un Dio Persona delle tre grandi religioni
monoteiste ma può anche essere un'intelligenza universale o
un motore immobile in senso Aristotelico o qualsiasi altra cosa
imprecisata.
A conforto dell'esistenza della
libertà umana porto i seguenti indizzi che non sono e non
vogliono essere in nessun modo una prova.
1) Attualmente non solo non è
spiegato il comportamento del cervello umano ma addirittura non si
sa come passare da un livello di indagine quantistico a uno
classico (ovvero privo del principio di indeterminazione di
Heisenberg ). L'unico metodo attualmente in uso si basa su
processi stocastici e probabilistici e quindi non possono essere
considerati deterministici in senso stretto.
2) Non è mai stato provato neppure teoricamente che sia
possibile far apprendere in modo "umano" e non secondo
algoritmi predefiniti qualcosa ad una macchina. Infatti nessun computer
è riuscito a superare il test di turing condotto da un esaminatore esperto,
inoltre non è nemmemo provato che il superamento del test di turing sia realmente
una prova di inteligenza autonoma. Anche le reti
neurali che inizialmente sembravano aprire nuove vie sono in
realtà inefficaci in quanto quando si cerca di creare una
rete con molti strati si finisce con avere molto overfitting e
quindi di ridurre il campo di applicabilità della rete. Va
detto che esistono algoritmi detti genetici che possono evolvere
verso soluzione apparentemente intelligenti. La nostra stessa
intelligenza potrebbe quindi essere solo un effetto di questi
algoritmi.